Mi chiamo Anna e frequento l’ultimo anno di scuola elementare.
Pensando al mio futuro mi viene in mente la scuola media che frequenterò il
prossimo anno. L’ho scelta perché ritroverò alcuni amici delle elementari, ma
sicuramente ne incontrerò di nuovi. I miei nuovi compagni li immagino
socievoli, educati e soprattutto simpatici. Mi piacerebbe trascorrere del tempo
con loro anche fuori, magari studiando insieme il pomeriggio.
Pensando ai miei nuovi insegnanti, invece, spero di trovarne molti
bravi, capaci di darmi fiducia e capaci di darmi le giuste basi dello studio e
di farmi capire in modo più maturo e responsabile che studiare è importante ma
anche complicato. Quindi da un lato sono
preoccupata, ma dall’altro fiduciosa, perché so che imparerò molte cose nuove
ma avrò il sostegno dei professori, perché in fondo ne ho bisogno, sono ancora
una bambina.
Nel mio futuro più lontano mi immagino buona, anche se ora faccio
arrabbiare i miei insegnanti e i miei genitori, che tuttavia continuano a
volermi bene. Il mio lavoro sarà quello dell’estetista, perché già lo so un po’
fare, ma soprattutto perché amo la cura del corpo.
Anna M.
Ciao Anna, il mio nome è Luca e come te frequento la V elementare. Anch’io ho scelto come scuola media quella in cui so di ritrovare molti miei amici. Spero di conoscerne altri socievoli, gentili, con cui poter fare i compiti e magari anche qualche sport, ad esempio la maratona, che mi piace tanto.
RispondiEliminaI miei nuovi insegnanti li immagino bravi e gentili, sicuramente saranno anche un po’ severi, ma spero almeno che siano simpatici proprio come la mia maestra delle elementari. Pensando al mio futuro sono fiducioso, ma al tempo stesso un po’ preoccupato. Sarò cresciuto e tutto sarà nuovo, però ho la fortuna di avere un fratello che frequenta la stessa scuola e che sicuramente mi aiuterà.
Nel mio futuro più lontano mi piacerebbe diventare un famoso ballerino di break dance ed essere sempre circondato da amici, sia quelli del passato che nuovi, a cui raccontare tutti i miei segreti senza esser preso in giro.
Luca S.